Per sostenibilità ambientale non si intende solo la tutela dell’ambiente, ambito da cui il concetto aveva iniziato anni fa la sua evoluzione, ma anche la dimensione economica e quella sociale.

Alla base della sostenibilità ambientale c’è lo sviluppo sostenibile, caratteristica di un modello che mira a soddisfare le necessità della generazione attuale senza mettere a rischio i bisogni e i diritti di quella futura. Lo sviluppo sostenibile, infatti, per garantire buone condizioni di vita agli individui, deve puntare ad un equilibrio tra economia, società e ambiente, in un’ottica a 360° dove gli attori coinvolti sono le imprese, la pubblica amministrazione, lo sport, la scuola, i media, le famiglie e chi opera in ambiti culturali. In campo economico, uno sviluppo che sia anche sostenibile deve poter generare reddito; in campo sociale dovrebbe garantire sicurezza, salute ed equità, mentre in campo ambientale attuare uno sfruttamento delle risorse che sia responsabile e segua le normative vigenti.

Si è reso necessario, quindi, attuare nuovi comportamenti non finalizzati solo alla crescita economica.

Un’impresa è sostenibile quando tiene in considerazione l’impatto sociale, ambientale ed economico che genera svolgendo la sua attività. Questa scelta aziendale viene ripagata dai consumatori che, sempre più alla ricerca di organizzazioni che rispettino l’ambiente, la premiano scegliendo i suoi prodotti.

L’esempio di molte aziende ha mostrato che quando i vertici aziendali hanno messo in atto strategie all’insegna della sostenibilità, hanno di fatto creato nuovo valore per l’impresa e nuove opportunità entrando in nuovi mercati, grazie anche all’implementazione di un sistema di Risk Management.

Nel 1994, l’imprenditore John Elkington ha illustrato la sostenibilità aziendale attraverso i concetti di dimensione ambientale (planet), dimensione sociale (people) e dimensione finanziaria (profit). Le aziende sostenibili, quindi, sono quelle che non mirano esclusivamente al profitto, ma mettono in campo strategie che rispettano e valorizzano il territorio, producono utilizzando materiali derivanti dal riciclo e generano pochi rifiuti. Inoltre, l’azienda può essere sostenibile se investe in strutture eco compatibili, disincentiva l’utilizzo della plastica, limita gli imballaggi e utilizza i pannelli fotovoltaici.

Per Consulting offre consulenza alle Imprese e alle organizzazioni per una governance della sostenibilità che le renda più competitive sul mercato.

L’Agenda Globale è stata approvata nel 2015 con l’intento di raggiungere gli obiettivi, sottoscritti dai Paesi membri, entro il 2030. Nel programma sono compresi 17 obiettivi che guideranno la sostenibilità nei prossimi anni ma anche 169 traguardi e 240 indicatori che servono a valutare ogni Paese.

Tra gli obiettivi ci sono la cura e la salvaguardia del pianeta, l’eliminazione della povertà, una società equa e inclusiva e la possibilità per tutti di accedere all’educazione e all’assistenza sanitaria, per garantire il benessere fisico e sociale a ogni individuo. L’impegno preso dalle Nazioni Unite in tema di sostenibilità ambientale è anche quello di promuovere cambiamenti che riguardano la produzione e il consumo di beni e servizi per arrivare a eliminare quelli non sostenibili.

L’agenda 2030 prevede poi un ruolo di fondamentale importanza per le imprese che sono viste come soluzione alla attuazione della sostenibilità. Nel 1992, alla Conferenza per lo Sviluppo Sostenibile, le aziende sensibili a questo tema erano poche e nel 1999 Kofi Annan, segretario generale delle Nazioni Unite, invitava il settore privato ad adottare azioni sostenibili e inclusive.

Due anni dopo, il Global Compact assumeva come obiettivo quello di integrare la sostenibilità nelle strategie imprenditoriali, dimostrando grande fiducia nel ruolo delle imprese che, nel 2012, in occasione delle Conferenza di Rio hanno comprovato la loro capacità di essere sostenibili.

L’utilizzo incontrollato delle risorse, il consumismo sempre più spinto e un ecosistema che l’azione dell’uomo modifica sempre di più contribuiscono a esaurire le risorse naturali e ad aumentare l’inquinamento. La salvaguardia dell’ambiente passa dalla riduzione del consumo delle risorse della terra che ha una capacità non certo illimitata di generarle.

Nell’Agenda 2030 sono indicati 17 Goals che hanno validità universale e devono essere perseguiti da tutti i Paesi:

• Povertà zero: porre fine alla povertà in ogni parte del mondo;
• Fame zero: eliminare fame e malnutrizione, garantendo la sicurezza degli alimenti e un’agricoltura sostenibile;
• Salute: garantire cure adeguate a ogni individuo di qualunque età;
• Istruzione: fornire un’educazione inclusiva ed equa a tutti i cittadini;
• Uguaglianza di genere: eliminare discriminazioni e garantire pari opportunità a donne e ragazze di tutto il mondo;
• Acqua: garantire l’accesso all’acqua potabile e protezione degli ecosistemi;
• Energia: garantire l’energia a prezzi accessibili attraverso forniture sostenibili e moderne;
• Lavoro: favorire una crescita economica duratura e inclusiva, assicurando un’occupazione dignitosa a tutti i lavoratori;
• Industria: favorire una industrializzazione inclusiva, sostenibile e innovativa;
• Disuguaglianze: ridurre le ineguaglianze tra Paesi e all’interno degli stessi;
• Città: rendere le città sicure e inclusive;
• Consumi: garantire modelli di produzione e consumo sostenibili;
• Clima: promuovere tutte quelle azioni atte a combattere il cambiamento climatico, ad ogni livello possibile;
• Mare: preservare le risorse marine favorendo una pesca sostenibile, nel rispetto degli oceani;
• Terra: proteggere gli ecosistemi terresti, la loro biodiversità e le popolazioni indigene;
• Istituzioni: perseguire pace e giustizia attraverso istituzioni responsabili ed efficaci;
• Partnership: rinnovare la collaborazione tra enti di ogni livello per garantire lo sviluppo sostenibile.

Per Consulting, con i suoi servizi di consulenza, supporta imprese e organizzazioni ad ottimizzare processi e infrastrutture, così da guidarle verso uno sviluppo sostenibile.